Giuseppe Conte a DiMartedì: "Cosa direi a un soldato ucraino"
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Giuseppe Conte è una furia in tv, il video: “Ucraina? Lei vuole che io risponda dei fallimenti”

primo piano di Giuseppe Conte

A DiMartedì su La7, Giuseppe Conte ha espresso un’opinione netta sulla guerra in Ucraina e sul ruolo dell’Europa.

Nel corso della trasmissione DiMartedì, su La7, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, è stato chiamato a esprimere la sua opinione sulla guerra in Ucraina. Il dibattito, acceso e senza filtri, ha toccato il ruolo dell’Europa nel conflitto, la gestione diplomatica della crisi e, soprattutto, il sostegno concreto offerto a Kiev.

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte

Il confronto tra Conte e Di Bella

L’ex premier, noto per le sue posizioni critiche nei confronti della politica estera italiana e della NATO, ha più volte sottolineato la necessità di una soluzione diplomatica al conflitto, evidenziando come l’Europa, secondo lui, non abbia saputo gestire al meglio la situazione. Ma è stata una domanda diretta del giornalista Antonio Di Bella a scatenare la risposta più sorprendente della serata.

Nel mezzo dell’intervista, Di Bella ha chiesto a Conte: “Cosa direbbe a un soldato ucraino?”. Una domanda tanto semplice quanto carica di significato. Il leader pentastellato, senza esitazioni, ha risposto con parole che hanno immediatamente fatto discutere.

«Gli direi: mi scuso per la follia dell’Europa, c’era un negoziato dopo 1-2 mesi dall’aggressione, avremmo dovuto sederci a quel tavolo a Istanbul e negoziare per voi, chiudendo subito la partita a vostro favore a condizioni sicuramente più favorevoli. Vi abbiamo dato l’illusione di aiutarvi e non vi stiamo affatto aiutando, non siamo capaci di sederci a quel tavolo, vi chiedo scusa a nome di un’Europa inetta, imbelle e deficitaria sul piano di qualsiasi strategia politica».

L’affondo sull’Europa e le sue responsabilità

Di Bella non ha lasciato cadere la questione e ha incalzato Conte chiedendogli cosa fare oggi per garantire sicurezza all’Ucraina. L’ex presidente del Consiglio ha ribaltato la questione, dichiarando che non sta a lui rispondere dei fallimenti della politica europea, ma che l’unica strada percorribile ora è riportare l’Europa al centro del dialogo diplomatico.

«Ma lei vuole che io risponda dei fallimenti dei governanti che ci hanno governato, mi scusi?», ha replicato Conte, prima di aggiungere che «l’unica cosa che dovrebbe fare l’Europa è rivendicare con forza un posto a Gedda, a Riad, dovunque ci sia il tavolo negoziale, e farsi sentire, pretendere la presenza di Trump per difendere le ragioni dell’Ucraina ed esser certi che si possa negoziare al meglio la tutela degli interessi dell’Ucraina».

Le sue parole hanno inevitabilmente acceso il dibattito politico, tra chi lo accusa di disfattismo e chi invece vede nel suo discorso un richiamo alla necessità di un maggiore pragmatismo diplomatico.

Qui il video completo dell’intervento su la7.it

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ultimo aggiornamento: 12 Marzo 2025 13:01

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